M’inchino a te, pellegrino o naufrago del vasto Mare Internet approdato a questa riva.
Sull’isola troverai ciò che di saliente la vita ha costruito attorno a me quale barriera corallina di concrezioni e conchiglie che, dal 1972, anno di nascita, hanno creato la donna e scrittrice che sono.
Mia madre è una Lercari, stirpe di pirati, e dai miei antenati ho preso quel sapore per la lotta e l’avventura che riverso nello scrivere mentre mio padre, Maresciallo della Marina Militare, mi ha cresciuta imparando dove si annidasse il pericolo e i mille modi per affrontarlo.
Sono sempre stata una divoratrice di romanzi, amici fedeli che mi hanno accompagnata nei mille viaggi che una figlia di marinai deve compiere sin da bambina e, giorno dopo giorno, ho acquisito un amore per la scrittura che si è fatto prepotente sino a che, circa a vent’anni, le mani hanno cominciato a fremere di vita propria: era il momento di cominciare.
Ho coltivato la passione senza tralasciare alcun aspetto. Si scrive di ciò che si conosce, perciò, oltre alle vita quotidiana fatta di amarezze e gioie, ho imboccato altre strade e sentieri sconosciuti. L’arte ha molte forme. Mi diletto quale attrice in una compagnia shakeaspeariana rigorosamente in lingua originale, la Next Artists di Viareggio e ho frequentato corsi tenuti da Federico Barsanti del Piccolo Teatro della Versilia – ora Piccolo Teatro Sperimentale; da Cathy Marchand del Leaving Theatre, da Mark Roberts del di New York, e da Rolando Macrini.
Ho frequentato un workshop intensivo sulla drammaturgia tenuto da Stefano Massini del Piccolo Teatro di Milano. Attualmente seguo un corso del regista Pietro Malavenda del teatro del Tè di Pisa in collaborazione con la casa editrice Marchetti e lo scrittore Simone Giusti.
Con quest’ultimo ho collaborato a un’antologia di racconti erotici, Pisa Sex-Grindhouse, che vede, fra gli scrittori, anche mio marito Furio Detti. La presentazione della raccolta è stata al Pisa Book Festival del 2015: non sono una scrittrice di racconti erotici, ma è stato bello poter parlare a un nutrito pubblico dei miei progetti letterari.
Tanta passione doveva essere disciplinata e per questo, seguendo le orme di mio marito ho deciso di seguire la Via della Spada, il Kendo. Ho indossato la spessa veste blu – come i lividi che copre – e ho imparato a usare la spada giapponese. La filosofia che accompagna ogni movimento, ogni attacco – mai difendersi – è solida e necessaria per uno scrittore che, come me, vuole parlare anche di quell’oriente sempre meno misterioso, ma ancora così lontano e affascinante.
Ora sono qui, in questo grande Oceano, questa Rete dove i pesci informatici guizzano impazziti alla ricerca di chissà cosa e chissà che.
Da circa un anno mi occupo, insieme a un vivace gruppo di artisti della Versilia, il TOF, di un incontro mensile chiamato Infusi di inchiostro ovvero riunioni di lettura poetica accompagnata da buon tè caldo. Gli infusi sono incontri interattivi dove chi partecipa è chiamato a sua volta a declamare qualche verso e, dopo un paio di sorsi, in molti si rilassano e partecipano con piacere.
Questo son io, vieni, errante, pellegrino, seguimi su quest’isola fantastica dove troverai amici vecchi e nuovi e avventure e racconti fantastici, terribili e gioiosi. Ci sarà tempo per il vampiro, per il lottatore del futuro e per il cane abbandonato.
Vieni, lettore e sfoglia sino a trovare ciò che cerchi, un sorriso, una carezza o un bacio e tornerai a casa con un piccolo tesoro. Attento solo alle belve che infestano la giungla, i miei dieci gatti sempre attenti, sempre presenti.