Sei Aprile 2019. E siam giunti a quel famoso sabato… Bologna. Una cornice stupenda, una sala magnifica d’affreschi e stucchi per quella premiazione tanto attesa, tanto sperata. Una delle mie ultime fatiche “Doveva essere un romanzo d’amore” ha visto la luce fra applausi, una folla di persone, e soprattutto Furio, mio marito, mio sostegno, mia metà per sempre.
“Doveva essere…” è un romanzo contrastato e di non facile pubblicazione. Metà “romance” e metà “drammatico” non ha una collocazione semplice di genere. Il finale è triste, ma lascia spazio a un sequel e i personaggi si muovono in un contesto quasi asettico. Sì, siamo a Londra, ma una Londra che potrebbe essere una Milano o una Parigi. Un luogo “non luogo” industrializzato e senza spazio per i sentimenti. Emozioni, del resto, che i protagonisti non sanno gestire combattento una schermaglia d’amore che li vedrà uscire laceri e sconfitti.
Una bellissima soddisfazione cominciare a firmare autografi e parlare col pubblico presente… chi ben comincia…
Booktribu con il suo IV concorso nazionale ha saputo dare una veste cartacea a questa mia storia premiandola col primo premio nonostante ci fossero molti testi meritevoli in lizza. La premiazione è stata molto interessante perché ho potuto ascoltare le parole della giuria dei lettori forti ed è stato spiegato il metodo utilizzato dalla giuria tecnica che ha proprio sviscerato i romanzi sezionandoli analiticamente punto per punto. Nulla è stato lasciato al caso.
Per questo mi pregio di affermare che Booktribu è una realtà seria e professionale, una squadra di cui mi sento fiera di far parte. Ora il romanzo è vivo e non attende altro che di essere letto da tutti voi.
Una cover molto bella a cura di Federica Furio (e questo cognome è già tutto un programma… eheheh) che si può – anzi si deve – leggere sia per dritto che per “rovescio” in quanto le ombre dei personaggi giocano uno scherzo tutto loro. Molto interessante anche la scelta dei colori. Federica ha vinto il contest per le cover, ovvero il concorso “nel” concorso.
Buona lettura,
Linda