Nella quiete di lettura/ ove solo antiche gesta fan trambusto/ si scote appena la verzura/ fra l’erba e piante d’alto fusto/ è il buffo e triste miagolio/ randagio di fame e amore ‘sì ramingo/ che desta nel mio cuore sciabordio/ e il cui ritratto ora io dipingo/ non sono degni questi pochi versi/ cotanto è fiero e disperato gatto/ in questi giorni ritrovati e persi/ mentre si nutre lesto e ratto/ penso al gelo fra sole e primavera/ che già lo muove oltre le catene/ sperando abbia un rifugio verso sera/ che abbia calore come si conviene/ perchè che nel gelo di verzura/ del suo pianto se ne fotte la natura
Si ringrazia BING AI per la copertina